Gli sposi che stanno organizzando il matrimonio nel 2021, in piena emergenza sanitaria, possono contare sul bonus matrimonio, ovvero su aiuti finanziari da parte dello Stato per chi si deve sposare. Vediamo di cosa si tratta, a quanto ammonta e come richiederlo in questa breve guida al bonus matrimonio.

Bonus Matrimonio: di cosa si tratta?

A maggio 2020 si era parlato del bonus matrimonio 2021 ovvero una detrazione pari al 25% delle spese sostenute in Italia per la celebrazione del matrimonio, fino ad un ammontare non superiore ai 25.000 euro. L’obiettivo era quello di aiutare le coppie messe a dura prova dalla crisi e costrette, in mancanza del bonus, a rinunciare al matrimonio.

Ad oggi, tuttavia, l’unico bonus disponibile era la vecchia prestazione previdenziale prevista per alcuni lavoratori e di cui usufruire entro i 30 giorni successivi dalla data dell’evento. Quali sono, invece, i requisiti per avere il bonus matrimonio 2021?

Bonus matrimonio 2021: i requisiti

Questa agevolazione è destinata ai coniugi che rientrano tra le seguenti categorie di lavoratori:

  • Operai
  • Apprendisti
  • Lavoratori a domicilio
  • Marittimi di bassa forza
  • Dipendenti da aziende industriali, artigiane, cooperative.

Per accedere al bonus matrimonio è necessario aver contratto un matrimonio civile, concordatario o un’unione civile e lavorare da almeno una settimana e voler usufruire del congedo entro 30 giorni dalla celebrazione del matrimonio.

Anche i disoccupati possono usufruire del bonus, dimostrando di aver lavorato per almeno 15 giorni nei 90 giorni precedenti alle dipendenze di aziende industriali, artigiane o cooperative.

Non hanno, invece, diritto al Bonus Matrimonio 2021 le seguenti categorie di lavoratori:

  • aziende industriali, artigiane, cooperative e della lavorazione del tabacco con qualifica di impiegati, apprendisti impiegati e dirigenti
  • aziende agricole
  • commercio, credito e assicurazioni
  • enti locali e statali
  • aziende che non versano il relativo contributo alla Cassa Unica Assegni Familiari ( CUAF).

Allo stesso modo non può usufruire dell’assegno chi si sposa con rito religioso.

A quanto ammonta e come richiedere il Bonus Matrimonio?

L’assegno per il congedo matrimoniale cambia a seconda della categoria di lavoratori:

  • Operai e apprendisti: 7 giorni di retribuzione meno il 5,54%;
  • Lavoratori a domicilio: 7 giorni di guadagno medio giornaliero meno il 5,54%
  • Marittimi: 8 giorni di lavoro medio giornaliero meno il 5,54%
  • Lavoratori part-time: i giorni di retribuzione che coincidono con quelli previsti dal contratto di lavoro da cui si detrae sempre la percentuale a carico del lavoratore.

L’INPS si occupa di pagare direttamente il bonus ai disoccupati o richiamati alle armi, mentre gli occupati lo ottengono tramite i datori di lavoro.

Per fare domanda il lavoratore occupato deve rivolgersi al datore di lavoro alla fine del congedo e comunque non oltre 60 giorni dalla data del matrimonio, mentre i disoccupati o richiamati alle armi possono presentare domanda all’INPS entro un anno dal matrimonio. La domanda va fatta allegando il certificato di matrimonio o lo stato di famiglia, mentre i disoccupati e richiamati alle armi devono includere nella domanda online fatta all’INPS:

  • l’autocertificazione comprovante lo stato di disoccupazione alla data del matrimonio
  • l’autocertificazione di avvenuto matrimonio
  • l’autocertificazione dell’atto di notorietà relativa al rapporto di lavoro non impiegatizio, di almeno 15 giorni nei 90 precedenti la data del matrimonio alle dipendenze di aziende industriali, artigiane e cooperative per i disoccupati e da almeno una settimana per i richiamati alle armi.
  • la copia dell’ultima busta paga.

In caso di accettazione della domanda, l’INPS pagherà tramite ufficio postale o accredito sul conto bancario o postale indicato sulla domanda.

Confidiamo che anche grazie al Bonus Matrimonio 2021, tutti possano realizzare il matrimonio dei loro sogni senza rinunce. 

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